L’origine del nome non è chiara. Sicuramente con il termine "luna" si fa riferimento al primo mese di matrimonio, ma non è chiaro il motivo per cui tale periodo debba essere "di miele".
Alcuni testi (es. "The Oxford Dictionary") considerano il "miele" un riferimento alla dolcezza del primo periodo successivo al matrimonio, sottolineando il fatto che l’espressione lascia intendere che solo la prima "luna" sarà di "miele", ovvero che la felicità iniziale è comunque destinata a diminuire presto.
Altre ipotesi si basano su consuetudini antiche. Una di esse fa risalire l’espressione addirittura ai tempi di Babilonia: in tale periodo era in uso regalare alle coppie di sposi una quantità di idromele (un liquore al miele) sufficiente per un mese. Si pensava che tale bevanda garantisse fertilità. Nonostante l’origine babilonese non sia sicura, l’abitudine di regalare idromele o simili bevande agli sposini era comune nell’antica Roma e nel medioevo. Una origine tanto antica dell’espressione "luna di miele" ben si concilierebbe con la presenza di tale espressione in molte altre lingue, come francese (Lune de miel), spagnolo (Luna de miel) ed inglese (honeymoon). In gallese (mis mêl) ed arabo (shahr el ’assal) si usano espressioni che tradotte letteralmente significano "mese di miele", che ovviamente ha lo stesso significato.
Un’altra ipotesi sull’origine della dicitura Luna di miele fa riferimento al medioevo. Quando una famiglia cedeva in matrimonio una donna all’uomo, essa portava con se del miele (considerato costoso e simbolo di ricchezza). La prima sera che passavano insieme i due veniva chiamata ’Luna di miele’ proprio per riferimento a questo miele e al fatto che la donna fosse considerata lunare, perché la durata del ciclo femminile è come quella delle fasi lunari.
Potrebbe esserci una spiegazione correlata agli ESBAT, rituali legati alle fasi lunari, nello specifico con quello della "Luna del miele" la cui descrizione parla di un "momento ricco nella natura, dedicato ai cambiamenti in positivo e che invita a prenderci le nostre responsabilità" e che secondo i dettami della religione neopagana WICCA potrebbe presumibilmente essere il periodo più propizio per eseguire un rito come il matrimonio.